Tuesday, December 04, 2007

Novità


Tuesday, November 27, 2007

Coast to Coast.Diario di viaggio.


Il viaggio della vita.



Il viaggio è prima di tutto un fatto mentale:è distacco dalla quotidianità,apertura verso nuovi orizzonti,coscienza delle diverse realtà del mondo.
Il viaggio è conoscenza ed esperienza: dei propri limiti e necessità,di odori,suoni e immagini che investono e avvolgono i nostri sensi.
Il viaggio è sfida: alle nostre convinzioni e pregiudizi,alla nostra capacità di adattamento e di comprensione.
Di un viaggio si sogna,prima ancora di partire: suggestioni,racconti,ricordi ci inducono a immaginarlo,a colorarlo di storie e di presenze.

La leggenda degli uomini straordinari

Sabato 5 agosto 2006
Si parte l'avventura oggi inizia,Ale,Andrea e Carmelo sono pronti dopo mesi di preparazione,il viaggio tanto desiderato si trasforma ora in realtà.
Partiamo da Malpensa,poco più di un ora e siamo a Madrid,cambio aereo,quello che mi porterà nella mitica terra americana.Neanche 8 ore e arriviamo a New York,ore locali le 19.
Dopo i vari controlli,usciamo e troviamo i parenti americani di Carmelo ad attenderci.Emozionante,tra abbracci,presentazioni e strette di mano,si esce.
Il primo impatto è allucinante:caldo e umidità sembrano averci accompagnato dalla nostra cara provincia milanese.Come i bambini in un parco giochi siamo euforici,scrutiamo con attenzione tutte le macchine ferme nel parcheggio;Dodge,Cadillac,Gmc e moltre altre fino a quel momento a noi sconosciute.
Umile,il cugino di Carmelo ci accompagna a Manhattan dove abbiamo l'albergo.La strada dall'aereoporto all'albergo è assai lunga,così abbiamo modo di curiosare con il naso sul vetro come dei bambini.Umile non fa troppe domande perchè capisce quello che stiamo provando in quel momento.
All'improvviso appare dinanzi a noi lo skyline di New York,senza fiato l'impatto.Rimaniamo in silenzio,pelle d'oca.
Il pensiero scorre subito all'indietro a quel maledetto giorno di quasi 5 anni fa,chissà come erano impetuose le due torri, penso.
Tutto è così incredibilmente immenso.
Arrivati in albergo ci accorgiamo subito di essere praticamente in centro,si,proprio in centro a Manhattan,44 street a due passi da Times Square.
Dopo esserci sistemati,Hotel Mansfield molto carino,usciamo e subito la testa s'inclina in una posizione assai scomoda verso l'alto,sono davvero immensi i grattacieli forse ancora di più di quello che immaginavo.Nello stesso momento migliaia di anime che camminano in tutte le direzioni,mi gira la testa,non sono abituato.
Facciamo due passi a Times Square e dintorni,su e giù per la Brodway e poi a nanna.
Domenica 6 agosto
Il primo giorno a New York.
Prima tappa dato che è appena dietro l'hotel è la biblioteca,bellissima,mi ricorda i films GhostBusters e il recente Spiderman.
Dopo qualche minuto ci incamminiamo diretti a Central Park,nel frattempo si curiosa per le vie che portano lì.
Non male come parco,ma a me sinceramente non dice molto,in questo momento sono più attratto da quei enormi ciclopi di cemento.
Rientriamo in albergo dove ci attendono i parenti di Carmelo,Partiamo per Stanford una graziosa cittadina alle porte di New York dove risiedono tutti i suoi parenti.
Che bello,una casetta sul lago proprio come quelle che si vedono nei films.
Altra presentazione dato che i suoi parenti sono davvero molti.Ci attende una grandissima grigliata con antipasti di cucina calabrese doc e musica old italiana.
Sono davvero delle persone speciali,tra risate e aneddoti divertenti e discorsi fatti in un italiano-calabro-americano la serata fila via liscia e giunge al termine con mio dispiacere.
Lunedi 7 agosto.
Sveglia presto.Oggi ci dirigiamo verso il porto ad East river dove è ormeggiata la portaerei ormai in disuso "Intrepid" dell'esercito americano.
Museo alquanto interessante con aerei(c'è pure il Concorde) e vari mezzi militari esposti.
Nel pomeriggio si decide di visitare "Ground Zero".Già da qualche isolato precedente a quel luogo,comincio ad avvertire una strana sensazione,mi sento via via sempre più strano,mi sento avvolgere da una alone di tristezza,penso a quello che successe qui alcuni anni fà.
Arrivato in prossimità del cratere cerco subito un angolo x poter osservare in completo silenzio.Mi affaccio senza parole.Dopo aver detto una preghiera per quelle povere vittime,si riparte senza però dimenticare..
Destinazione Brooklyn Bridge.Enorme,ci vuole un pò per arrivarci e altrettanto per arrivare al centro del ponte,ma ne vale la pena.
Il panorama è stupendo e vista l'ora riesco a godermi il tramonto di New York.
S'intravede anche la Principessa francese in piedi con la sua fiaccola accesa ad Ellis Island.Rientriamo stanchi ma con belle emozioni immagazzinate.
Martedi 8 agosto.
Giornata dedicata alla visita dell'impetuoso Empire State Building.Il panorama dal 102 piano è mozzafiato ed ho quasi le vertigini,si riesce a vedere tutta Manhattan.Il pomeriggio è dedicato allo shopping,e di negozi ce ne sono......
Alla sera siamo invitati fuori a cena da Maurizio e Umile i cugini di Carmelo,ci portano a Little Italy.
Ristorante "La Mela".
Chi ha provato a vedere il telefilm "The Sopranos"?Ecco, proprio così ,mi sembra di stare in una puntata della mitica serie tv.
Ci salutano in italiano con accento meridionale:"Huè Quagliò tutto a posto?"
Il cibo e il vino sono davvero ottimi meglio di molti ristoranti in Italia,e pure la compagnia è ottima.
Dopo cena passeggiamo per Little Italy fumando un delizioso Sigaro offerto anch'esso come la cena da Umile e Maurizio.Mi sento davvero bene ed a mio agio,questa è una serata che non dimenticherò MAI.
Mercoledì 9 agosto
Salutiamo New York ed a bordo della nostra "Toyota Solara",partiamo peril nostro lungo viaggio.
La macchina appare subito comoda con tutti gli optional ideali per questa avventura.
Prima destinazione: Niagara Falls.Arriviamo in serata giusto il tempo di vedere il tramonto.Che dire notevoli,immense,l'impatto è quello che ti toglie il fiato.Non immaginavo fossero così impetuose anche dal vivo.
Giovedi 10-Venerdi 11 agosto.
La mattina a piedi attraversiamo il confine e andiamo in Canada dove le cascate sono decisamente molto più belle di quelle americane.
Dopo le Niagara Falls partiamo alla volta di Chicago.
Giunti nelle vicinanze riusciamo subito ad intravedere il "Sears Tower",il più alto grattacielo degli States.Chicago è molto bella con tutti quei ponti e la metrò sopraelevata,qui mi sento a mio agio.
Dall'alto della "Sears Tower"si vede Chicago in tutto il suo splendore.Il lago Michigan,sulle cui sponde sorge Chicago,appare più come se fosse un mare data la sua immensità,stupendo.
Da Chicago ci spostiamo a Milwaukee,omaggio dovuto.La città di Fonzie,Richie Cunningham..Happy Days.
Niente di particolare,forse quella Milwaukee non esiste più o forse non è mai esistita.Lascio Milwaukee malinconico dato che mi aspettavo di trovare qualcosa di più.
Sabato 12 agosto
Dopo aver dormito in un motel molto carino partiamo per la nuova destinazione: St.Louis.
Le sensazioni che provo per questa città mi invadono già di primo mattino,un misto di curiosità e di magia,forse per via dei molti immigrati partiti dalla mia zona dopo la seconda guerra mondiale che scelsero questa città come meta finale del loro viaggio.
Dalla superstrada si riesce a scorgere il"Gateway Arch",l'enorme arco,scultura che rappresenta ed accoglie all'entrata di St.Louis.
Non so,forse mi sono creato troppe fantasie su questa città.Mi aspettavo molti musicisti per le vie,locali jazz e blues,invece molto frastuono e locali con musica elettronica.
Forse non siamo stati capaci di trovare la zona giusta.Rimango deluso.Andiamo a dormire in attesa di giungere a Memphis.
Domenica 13-Lunedì 14 agosto
Arriviamo a Memphis,tappa fondamentale del nostro viaggio negli States.
La città di Elvis,il Re del Rock.Alla sera Graceland,dove visse Elvis,ha un fascino particolare.La casa illuminata con luci soffuse e di vari colori mi fa sentire a mio agio,penso:"Caspita sono a casa di Elvis!",che emozione mi sembra quasi di intravederlo in quel meraviglioso giardino nascosto dietro ad un albero che ci osserva incuriosito.
La mattina entriamo a Graceland dove ho la possibilità di visitare l'interno della casa.Non esagerata,tutt'altro che principesca,molto carina e soprattutto "fantasiosa".
Cammino per le varie stanze e lui è ancora lì che mi osserva accennando un sorriso.Il momento più emozionante della visita è l'arrivo dinanzi alla sua tomba,tutta la sua famiglia è sepolta in giardino compreso il fratello gemello morto alla nascita.
Memorabili questi due giorni,mi hanno regalato sensazioni stupende.
Nel pomeriggio si parte per Oklahoma,ma sbagliamo parecchie volte strada e come per magia ci ritroviamo ancora a Memphis.Pare proprio che Elvis non ci voglia lasciare andare.
Dopo vari tentativi riusciamo ad imboccare la Route 44 che porta verso oklahoma City,passando per Little Rock.
Le fermate questa volta sono assai frequenti per via del paesaggio suggestivo e grazie anche ad un temporale che colora il cielo di varie tonalità di blu e rosso.
Le miglia da Memphis a Oklahoma sono ben 470 e partendo alle 14,30 è impossibile arrivare in un orario accettabile.Decidiamo quindi di fermarci per la notte in un paesino in piena regione Cherokee di nome Checotah,famosa per una battaglia decisiva vinta dai nordisti nel 1872.Che dire,qualche casetta qua e là e nient'altro.Molto caratteristica.
Martedi 15 agosto
Si parte in mattinata per Oklahoma City.Poco più di due ore ed arriviamo.La città è molto tranquilla,poco traffico niente a che vedere con le città visitate in precedenza,le persone che incontriamo ci salutano cordialmente.
Non c'è molto da vedere,il municipio è maestoso come del resto la piazza in cui si affaccia.C'è un museo ma lo evitiamo.
Ripartiamo verso Amarillo.
I paesaggi cambiano di continuo e si alternano piccoli boschi a praterie e pascoli.Ci fermiamo a Clinton dove vi è il "Route 66 Museum".Il museo è molto carino,viene illustrata la storia della mitica "Route 66".
Ripartiamo in direzione del Texas,piccola sosta al lago Erik e via verso Texola,un paese fantasma.
L'atmosfera spettrale ci accompagna per la vecchia Route 66 che attraversa tutto il paese tra case e negozi disabitati da chissà quanti anni.Si prosegue.Entriamo nel Texas e il paesaggio cambia nuovamente,ora siamo circondati da immense praterie.Si continua il viaggio in compagnia di un temporale che viaggia ormai da due giorni insieme a noi senza però disturbarci.
Prossima meta:Amarillo.
Arriviamo in tempo per prenotare il motel verso le 20,"Motel 6" il nostro preferito,con circa 50 dollari in tre si dorme comodi.
Per cena scegliamo il ristorante "Big Texas Ranch" famoso per le sue enormi bistecche.Ne rimaniamo pienamente soddisfatti,davvero un locale molto carino,tra cowboy e stupende ragazze vestite con minigonne di jeans camicie e stivali.
Mercoledi 16 agosto
Lasciamo Amarillo per Albuquerque.
Il paesaggio ormai comincia ad assomigliare sempre più a quelli che si vedono nei classici film western.Entrando in New Mexico dal Texas guadagnamo un'ora per via del fuso orario.Attirati dai paesi fantasma,usciamo dalla Route 66 per visitare Glen Rio.Anche in questo paese l'atmosfera spettrale regna indisturbata.Qui passava la vecchia Route 66.
La fame comincia a farsi sentire e allora si decide di sostare al "Phillips 66" tipico benzinaio americano dove puoi trovar di tutto.
Pranzo a base di fagioli e hotdog.
Invece di visitare Albuquerque,consultando delle guide prese in un tourist office optiamo per il "Chaco National Historic Park",un museo gestito dai Navajo all'interno del loro territorio.Per arrivarci dobbiamo affrontare ben 22 miglia di strada sterrata all'interno della valle.A circa metà strada decidiamo di fare una sosta,scesi dalla macchina ci accorgiamo immediatamente del silenzio che ci circonda e regna in questa valle.Un silenzio assordante quasi fastidioso.
Ripartiamo e qui iniziano i problemi,a 3/4 di strada percorsa,a causa di un temporale del giorno prima,sprofondiamo in una pozzanghera e rimaniamo impantanati.TOTALE PANICO: Siamo nel bel mezzo di una valle senza alcun contatto con esseri "umani".
Dopo vari tentativi e notevoli sforzi fisici per scavare,riusciamo a liberare la macchina.Esultiamo e ci abbracciamo dalla contentezza e qui penso a quanto siamo uniti,veri amici.
Passata la paura e con la stanchezza che oramai ha preso il sopravvento decidiamo di fare l'ultimo sforzo.Raggiungera Kajenta in Arizona in attesa della Monument Valley.
Giovedi 17 agosto
Oggi grande giornata,si visita la Monument Valley.
Imbocchiamo la I-163 che conduce alla Monument,le ultime miglia sono qualcosa di unico e ci portano a fermarci varie volte per scattare foto ed ammirare il panorama.La sensazione di "Sacralità" che avverto passando per queste terre,la nazione del popolo Navajo,è qualcosa di unico ed il coinvolgimento emotivo è totale,molte sensazioni si mescolano percorrendo questa strada e ricordi di cose viste al cinema si affiancano a pezzi di libri e a storie del vecchio West lette o sentite da ragazzi.
Arrivati all'ingresso paghiamo la cifra irrisoria di 5 dollari per entrare.
Bellissimo lo scenario che appare di fronte a noi,nelle tre ore passate all'interno della Monument ho provato delle bellissime sensazioni.
Questa è la magia della Monument Valley dove la terra rossa s'innalza verso il blu del cielo e la vita sembra sospesa tra l'una e l'altro mentre il tempo non passa mai.
Usciamo veramente soddisfatti,solo questo vale un viaggio negli States.Prossima tappa:Gran Canyon.
Arriviamo in tempo per ammirare alcuni punti di veduta,decidiamo di fermarci al Desert View,punto strategico dove ammirare il tramonto.
Stupendo con il sole al tramonto il Gran Canyon comincia a mostrarsi in tutta la sua bellezza in un intreccio di colori che vanno dal rosso di varie tonalità fino al color del fuoco all'apice del tramonto.
Venerdi 18 agosto
Di prima mattina iniziamo la nostra visita che ci porterà a visitare i vari View point del Gran Canyon.
Da questi punti i panorami sono immensi,si riesce ad affernarne la grandezza e la maestosità.Mi sarebbe piaciuto imboccare uno dei molti sentieri,purtroppo però il tempo a nostra disposizione comincia a scarseggiare e i posti da vedere sono ancora molti.
Bellissimo sedersi su rocce sporgenti in completo silenzio ammirando il panorama.
Salutiamo il Gran Canyon e partiamo in direzione Las Vegas.Durante il tragitto breve sosta alla diga Hover,imponente costruzione che delimita il confine tra Arizona e Nevada.
Las Vegas,per me significa soprattutto "Star Trek" ,infatti qui vi è un museo interamente dedicato alla mia serie televisiva preferita fin da quando era bambino.Per il resto non mi soffermo più di tanto a descrivere Las Vegas perchè la ritengo una città senza anima simile ad un parco giochi.
Sabato 19 agosto
Mattina dedicata alla nostra passione per Star Trek.
Magnifica giornata quella appena trascorsa,immerso nel mondo "Trek" mi sento a mio agio,come un bambino che si ritrova in un mondo fantastico che all'improvviso diventa reale.Acquistati vari gadget lasciamo Las Vegas.
Direzione Death Valley,ci lasciamo alle spalle la capitale dei vizi e ci addentriamo in una delle località più inospitali della terra.
A Zabriskie Point,prima tappa,mi accorgo subito perchè la valle è stata battezzata con quel nome;incredibile,non ho mai provato una sensazione così,mi sento bollire e la testa come gonfiarsi mi sembra di avere la febbre.Comunque il panorama è stupendo e quasi surreale tra aride montagne e dune sabbiose cullate da un vento caldissimo.Forse sentendomi lamentare,la Death Valley al calar del sole mi regala un panorama stupendo e un cielo stellato che mai nella mia vita mi era capitato di vedere,per la prima volta vedo in tutta la sua bellezza la meravigliosa "Via Lattea".
Una volta usciti dalla Death Valley ci fermiamo a Bishop in California per la notte.
Domenica 20 agosto.
Oggi la tappa prevede l'arrivo allo "Yosemite National Park",una verde valle circondata da montagne di granito enormi,lucenti e rigate da cascate.
Dopo varie miglia capisco che il parco è davvero immenso.
Affittata una tenda nel Village Curry a 3000 metri di altitudine decidiamo finalmente di affrontare il nostro primo trail.Scegliamo come meta le "Vernall Falls".
Il percorso è piuttosto faticoso ma vale tutto lo sforzo fisico che ha richiesto,si sale dolcemente per centinaia di metri fino ad arrivare alle "Vernall Falls".Il tratto seguente è veramente fantastico,saliamo lungo il "Mist trail" fino alla base della cascata mentre il vento,trasportando una nube di gocce d'acqua,crea arcobaleni e bagna la verde erba che fiancheggia il sentiero.Una salita ancor più dura ci porta infine alla sommità della cascata dove il panorama è spettacolare.Ci riposiamo immergendo le gambe nella splendida Emerald pool.Torniamo a valle dopo aver percorso circa 5 km,stanchi ma felici.
Lunedi 21 agosto.
Giornata dedicata alla visita di varie attrazioni dello Yosemite.Prima tappa il Mirror Lake;appare subito una grossa delusione per la poca acqua,comunque grazie all'Half Dome, la montagna di granito, il panorama è incantevole.
Visitiamo altre due cascate che anch'esse per la poca acqua risultano meno maestose di quello che sono in ben altre stagioni.
Ora è tempo di partire e salutiamo lo Yosemite.Esco due giorni dopo con molta tristezza per aver lasciato una località ricca di fascino.
In serata si raggiunge San Francisco,il primo impatto è strano,molto differente come città rispetto a quelle visitate fino ad ora.Molto Europea direi,dopo vari "su e giù" giungiamo a Lombardy street.
Martedi 22 agosto
Percorse varie miglia per le "street" di S.F. ,penso che per una città del genere ci vogliano almeno 4-5 per gustarsela a fondo.In una sola giornata riusciamo a visitare solo poche attrazioni,le più turistiche come Lombardy street,la zona affari con i suoi grattacieli,Chinatown,Lewi's Plaza,la maestosa Biblioteca e per finire il gigantesco "Golden Gate"simbolo di S.F.
La città mi è apparsa magica,romantica,camminare su e giù tra le colline di San Francisco è un po' faticoso, ma alla fine di ogni salita c'è spesso una sorpresa: una vista del Bay Bridge oppure una discesa mozzafiato, una veduta dello skyline oppure il Cable Car che arriva scampanellando.
Per citare gli antichi indiani "Costanoan" che vissero sulla baia 5 secoli fa;E'come se tutti qui "danzassero sul ciglio del mondo".
Mi piacerebbe poter tornare qui un giorno.Lascio San Francisco a malincuore in direzione "Sequoia National Park".
Mercoledi 23 agosto
Appena giunti all'interno,il parco si presenta a prima vista "normallissimo" come se ne vedono a decine in Italia.Percorse varie miglia però mi accorgo della differenza..Davanti a noi appaiono come dei giganti,le famose sequoie.
Rimango a bocca aperta per l'enormità di queste piante,ne spuntano a decine man mano che ci addentriamo e accanto a loro mi sento come Ulisse dinanzi ai Ciclopi.
Sono davvero impressionanti non credevo,le più anziane si stima abbiano più di 2500 anni.Se potessero parlare chissà quante storie avrebbero da raccontarmi..mi siedo e osservo in silenzio.
Senza dubbio una bellissima giornata,ed ora si parte per l'ultima tappa:Los Angeles.
Giovedi 24 agosto
Arrivati a Los Angeles,nel cercare l'hotel ci perdiamo più volte,da questo si può capire l'enormità di questa città.
Trovato l'albergo(Millenium Biltmore sulla quinta strada,praticamente in centro.)ci dirigiamo subito ad "Venice beach" famosa per i suoi negozi e per i molti artisti di strada che si esibiscono.Qui nacquero i Doors.
Dato che è di strada non manca quindi la visita a Santa Monica,spiaggia divenuta famosa per vari telefilms.
Dopo aver camminato tutto il giorno decidiamo di finire la giornata cenando e bevendo in un Irish pub molto carino frequentato da molti surfisti.
Venerdi 25 agosto
Giornata dedicata alla visita di Holliwood.Mi aspettavo chissà cosa,invece mi è apparsa molto più piccola di come pensavo.Visitato il museo delle cere e la "Walk of Fame"con le impronta di molti attori(ho scoperto che Jhonny Deep ha le mani come le mie..)
In serata raggiungiamo Long Beach.Per cena scegliamo il "Joe's Crub Shak" famoso per il granchio.
Sabato 25-domenica 26 agosto
E' tempo di rientrare,purtroppo la nostra vacanza è finita,il sogno è giunto al termine dopo tre settimane bellissime ed indimenticabili.A causa di allarmi terroristici avvenuti giorni prima,il rientro si presenta più duro del previsto.Una coda kilometrica al Check-in ci fa perdere l'aereo e il rientro viene posticipato di molte ore.Los Angeles-londra poi Londra-Malpensa e dopo quasi due giorni arriviamo sani e salvi a casa.
Un ringraziamento speciale ai miei due compagni di viaggio Andrea e Carmelo per avermi sopportato per tutti questi giorni...grazie per avermi fatto vivere un sogno...
ale



Sunday, November 11, 2007

Omicidio.

E' omicidio.

E' stato un tragico errore. Lo ha detto il questore di Arezzo,Vincenzo Giacobbe.
Come si può definire un tragico errore un poliziotto che spara ad un ragazzo di 28 anni?Non ho parole,mi domando che uomo sia questo poliziotto.Con questo gesto ora le teste calde di questo sport malato avranno un pretesto per compiere atti ancor più gravi di quelli che abbiamo visto in passato.Basta,col calcio ho chiuso per sempre,anche se in questi anni avevo già perso interesse.I Troppi soldi hanno rovinato questo sport,così bello e semplice.

Grabriele
R.I.P.




Tuesday, November 06, 2007

Anni 80

Lorenzo mi ha spedito questo mail che sicuramente riaccenderà vecchi ricordi in tutti i ragazzi nati come me prima degli anni 80(non si esce vivi..come canta Re Manuel..).
Altro che queste nuove generazioni,quelli si che erano anni meravigliosi!

Per NOI nati prima degli anni 80..
Noi che ci divertivamo anche facendo "Strega tocca colore”.
Noi che facevamo "Palla Avvelenata".
Noi che giocavamo regolare a "Ruba Bandiera".
Noi che non mancava neanche "dire fare baciare lettera testamento".
Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo "Parco Della Vittoria e Viale Dei Giardini".
Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
Noi che mettevamo le carte da gioco con le mollette sui raggi della bicicletta.
Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.
Noi che passavamo ore a cercare i buchi sulle camere d'aria mettendole in una bacinella.
Noi che ci sentivamo ingegneri quando riparavamo quei buchi col tip-top.
Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.
Noi che facevamo a gara a chi masticava più big-babol contemporaneamente.
Noi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai attaccato nessuna malattia mortale anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le dita in bocca.
Noi che quando starnutivi, nessuno chiamava l'ambulanza.
Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa.
Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella..
Noi che se passavamo la palla al portiere coi piedi e lui la prendeva con le mani non era fallo.
Noi che giocavamo a "Indovina Chi?" anche se conoscevi tutti i personaggi a memoria.
Noi che giocavamo a Forza 4.
Noi che giocavamo a fiori frutta e città (e la città con la D era sempre Domodossola).
Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini.
Noi che ci spaccavamo le dita per giocare a Subbuteo.
Noi che avevamo il "nascondiglio segreto" con il "passaggio segreto".
Noi che giocavamo per ore a "Merda" con le carte.
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, ci toccava Riavvolgere il nastro con la BIC.
Noi che in TV guardavamo solo i cartoni animati.
Noi che avevamo i cartoni animati belli.!!
Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake e Mazinga (Goldrake, ovvio..)
Noi che guardavamo "La Casa Nella Prateria" anche se metteva tristezza.
Noi che abbiamo raccontato 1.500 volte la barzelletta del fantasma formaggino.
Noi che alla messa ridevamo di continuo.
Noi che si andava a messa se no erano legnate.
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che non avevamo il cellulare per andare a parlare in privato sul terrazzo.
Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare al compagno.
Noi che si andava in cabina a telefonare.
Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero.
Noi che le palline di natale erano di vetro e si rompevano.
Noi che facevamo il gioco della bottiglia tutti seduti per terra.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo !!!
Noi che guardavamo film dell'orrore anche se avevi paura.
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti.
Noi che il bagno si poteva fare solo dopo le 4.
Noi che a scuola andavamo con cartelle da 2 quintali.
Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.
Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.
Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2.
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.
Noi che internet non esisteva.
Noi che compravamo le uova sfuse, e la pizza alta un dito, con la carta del pane che si impregnava d'olio.
Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.
Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.
Noi che sapevamo che erano le 4 perchè stava per iniziare BIM BUM BAM.
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perché c'era Happy Days.
Noi che il primo novembre era "Tutti i santi", mica Halloween!!!
E poi…..
la tv cominciava alla 17.30 e non poteva fare zapping
non esistevano i prefissi telefonici
il calcio era la voce di ciotti, solo al secondo tempo e solo la domenica e le coppe il mercoledì
si compravano le sigarette sfuse
le uniche scarpe non classiche era le Superga di tela
le discoteca aprivano alle 16 e chiudevano alle 22
e la cosa più importante, si organizzavano i "balletti " in casa ed esistevano i lenti..........dove ti illudevi di poter pomiciare in piedi davanti a tutti,con la più bella della comitiva!!!!
Quanti ricordi ragazzi..quanti..

Friday, October 26, 2007

La blogosfera è a rischio di estinzione.
Il 12 ottobre 2007 il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che trasforma la libera espressione della rete in testata giornalistica. Quindi i blog verrebbero considerati illegali.E illegali verrebbero considerati i propri pensieri, le proprie emozioni, passioni, situazioni di vita, i momenti allegri e tristi della propria esistenza.In questo link potrete firmare una petizione per fermare questo blocco della libertà di pensiero:

http://www.petitiononline.com/noDDL/petition.html
Una firma potrebbe sembrare una piccola arma, ma è tutto ciò che si può fare.Manteniamo in vita i nostri blog!Divulgate a chi più potete!

Monday, October 15, 2007

My blog

Ciao a tutti,
Venite a trovarmi a questo ind: http://www.pennywise.tk/ vi aspetto
alex